VOLPE


Classificazione

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Carnivora
Famiglia: Canidae
Genere: Vulpes
Specie: V. vulpes

La volpe grigia (Urocyon cinereoargenteus) è leggermente più piccola della volpe comune e il suo mantello, ruvido e color pepe e sale, è molto meno pregiato. Questa volpe, il cui areale si estende dal Canada meridionale fino alle regioni settentrionali del Sud America, frequenta soprattutto le foreste e le zone di macchia e boscaglia arida, ed è l’unico canide che si arrampica sugli alberi.

La volpe americana (Vulpes velox) è un animale timido, veloce, di dimensioni pari a circa due terzi di quelle della volpe comune, dalle abitudini notturne, con un areale comprendente le Grandi Pianure del Canada meridionale e degli Stati Uniti settentrionali. Un’altra specie di piccola taglia, la volpe pigmea americana (Vulpes macrotis), vive nelle regioni aride degli Stati Uniti sudoccidentali e del Messico settentrionale. Altre volpi che abitano ambienti simili sono la volpe cama (Vulpes chama), del Sud Africa, la volpe di Ruppell (Vulpes rueppellii), del deserto del Sahara, e il fennec o volpe del deserto (Fennecus zerda o Vulpes zerda); tutti questi canidi hanno una pelliccia folta, color sabbia, adatta a proteggerli dalle temperature estreme. Si ritiene che le lunghe orecchie servano a disperdere il calore.


caccia volpe


La volpe artica (Alopex lagopus) vive nella regione circumpolare dell’emisfero settentrionale, spingendosi su distese di ghiaccio lontane anche centinaia di chilometri dalla terraferma. Il suo mantello è bianco d’inverno e marrone d’estate. Una piccola percentuale di volpi artiche, soprattutto quelle della Groenlandia, sono grigio-azzurre e cambiano intensità di colore a seconda della stagione.

Come le altre specie di volpe, le volpi artiche non vanno in letargo, ma rimangono attive anche d’inverno, nutrendosi di carogne di cetacei, avanzi di prede uccise dagli orsi polari e forse anche di giovani foche. Le orecchie delle volpi artiche sono corte, arrotondate e abbondantemente ricoperte di pelliccia, così da limitare la dispersione di calore.

AREALE DI DIFFUSIONE

E’ diffusa in tutto l’emisfero nord. E’ assente nelle zone desertiche degli Stati Uniti e del Messico e nel Sahara. E’ presente in tutta l’Italia anche se è poco comune nella pianura padana.
E’ il carnivoro selvatico più diffuso e con più vasta zona di distribuzione.
E’ presente in tutta Europa, eccetto l’Islanda. Si trova anche nell’Africa settentrionale, nell’Asia temperata ed in America settentrionale.

In Italia è diffusa in tutto il paese; in particolare in Sardegna sono state individuate due sottospecie: Vulpes crucigera e Vulpes ichnusa .

In Campania è presente sia nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano che nel Parco Nazionale del Vesuvio.
L’areale della volpe comune si estende dall’Eurasia al Nord Africa e dal Messico settentrionale fino alla regione artica. All’interno di questi areali così vasti la specie ha sviluppato diverse varianti: quelle meridionali sono più piccole e hanno un mantello più chiaro, mentre quelle settentrionali sono più grandi, con una pelliccia più folta e un colore più scuro. La volpe argentata, la cui pelliccia nera screziata di bianco è assai pregiata, è semplicemente una variazione della volpe comune.

La specie è diffusa in tutta Europa e Asia paleartica, Asia sud-orientale e il nord-America. In Italia è presente un po’ ovunque.
La volpe ha colonizzato gli ambienti più diversi, come le praterie, le foreste, i deserti,
ma anche aree estremamente antropizzate (aree agricole e alcune città). E’ presente dall’Irlanda allo Stretto di Bering, in Giappone, in Cina e nelle zone settentrionali dell’India e del Vietnam.

La si trova nel Nord Africa e lungo la valle del Nilo, oltre che in Arabia. E’ presente in tutta l’America del Nord (dal limite artico sino al Messico). E’ inoltre ampiamente diffusa in Australia, dove è stata introdotta a fine del secolo scorso.
La Volpe è tra i Canidi uno dei più adattabili alle diverse condizioni ambientali, si può trovare in ambienti che vanno dalle tundre subartiche alle foreste, dalla pianura alle zone desertiche passando per le aree urbanizzate.

L’areale di diffusione europeo della Volpe è di conseguenza il più vasto tra tutti Canidi, include tutto il territorio continentale dal Circolo Polare Artico al Nord Africa, comprese alcune grandi città come Parigi e Londra, che ne ospitano colonie stabili. In Italia risulta distribuita ovunque, anche se mostra densità di popolazione molto variabili a seconda della natura degli habitat e del prelievo venatorio (Boitani et al. 2003).


HABITAT

Può prosperare negli habitat più svariati (dal livello del mare fino a 3200 m): vive principalmente nei boschi, ma si può rinvenire anche in brughiere aperte, in montagna e nelle campagne coltivate. E’ diffusa nelle città che presentano vaste zone a giardino come in Inghilterra.
Grazie alla sua estrema adattabilità questa specie è riuscita a colonizzare praticamente ogni ambiente, dall’artico al deserto, dalla steppa alla foresta, comprese le città. Predilige comunque i boschi e le zone ricche di nascondigli fin oltre i 2.500 metri di quota.

E’ un carnivoro che vive negli ambienti più svariati, dal livello del mare fino a 3.000 m, in
particolare nei boschi, ma anche in brughiere aperte e nelle campagne coltivate
L’habitat naturale della Volpe è rappresentato da superfici boscose dove può trovare rifugio, ma non disdegna zone vicino ai coltivi o alle abitazioni.

Occupa tutti gli habitat idonei tra il livello del mare e i 3000 m, mostrando una densità di popolazione che varia molto in funzione della disponibilità di risorse alimentari, tane e nascondigli. Le dimensioni delle aree utilizzate da una singola Volpe variano molto perché strettamente influenzate dalla quantità e dispersione delle risorse alimentari.


volpe caccia cacciatori


BIOLOGIA

Struttura

La volpe è un canide di medie dimensioni (lungo da 65 a75 cm). Ha il muso lungo e affusolato, le orecchie dritte, appuntite e nere nella parte posteriore e le zampe corte. La coda è lunga (da 35 a 45 cm ) e molto folta solitamente con la punta bianca. Presenta una grande variabilità sia individuale sia geografica. Il manto, per esempio, è generalmente di un ricco rosso scuro anche se varia da un individuo all’altro, sia da una zona all’altra.

Generalmente il dorso va dal bruno rossiccio al grigio con i fianchi più chiari. La regione ventrale è bianco-grigia. Di norma in inverno è di colore più scuro che in estate. Il mantello è formato da peli lunghi, come ad esempio quelli della coda che arrivano a 87 cm.
Di tutte le specie che formano il genere Vulpes, la volpe rossa è la più grande, la più diffusa e comprende molte sottospecie. La sua pelliccia la rende più appariscente di quello che è in realtà, soprattutto in inverno quando s’infoltisce.

Ilcolore, spesso rossiccio, va dal giallo al marrone, a seconda degli individui e delle regioni. La gola, il ventre e l’estremità della coda sono bianche; quest’ultima è lunga e folta. Il muso è allungato e le orecchie sono triangolari ed estremamente mobili. Essa è giocherellona come i suoi cuccioli ed estremamente furba.
La volpe rossa è facilmente riconoscibile per il corpo snello, le orecchie grandi ed erette, il muso appuntito e la folta coda. Generalmente la lunghezza totale del tronco si aggira tra i 60 e i 90 cm, la coda misura tra i 30 e i 48 cm ed il peso varia dai 6 ai 10 Kg.

Il pelo lungo e morbido è generalmente di un ricco rosso scuro, anche se la colorazione può variare a seconda delle specie e delle stagioni; in particolare il colore fulvo è tipico delle parti superiori del corpo, mentre il petto, l’addome e la gola sono ricoperti di peli grigio-biancastri.

Le dita delle zampe anteriori e posteriori sono nere così come la punta delle orecchie. La coda è invece rossiccia con sfumature nere, gialle o grigie; talvolta l’estremità è bianca in alcune forme e nera in altre.

L’orma, come quella degli altri Canidi, mostra l’impronta delle unghie, dei cuscinetti digitali e di quello plantare, ma rispetto a quella di un cane della stessa statura appare più allungata ed ovale.

La volpe, a seconda dell’andatura, lascia sul terreno tracce differenti: nel passo le orme si susseguono formando una linea a zig-zag; nel trotto o quando procede strisciando sul terreno per non farsi vedere, le impronte si trovano lungo una linea retta, poiché quelle posteriori coprono le anteriori; quando, invece, fugge velocemente, porta le zampe posteriori all’altezza o davanti a quelle anteriori lasciando una traccia simile a quella della lepre (Lepus europaeus).

La volpe comune (Vulpes vulpes) è di gran lunga la specie più diffusa. Questo canide, lungo da 90 a 105 cm esclusa la coda, pesa circa 7 kg e si distingue per le orecchie e le estremità nere e la punta della coda bianca. Il mantello è generalmente color rosso-ruggine o marrone-rossiccio; alcuni peli hanno la punta bianca.
La volpe è un canide di medie dimensioni (lunga da 60 a 80 cm).
Ha il muso lungo e affusolato, le orecchie diritte, appuntite e nere nella parte posteriore. La
coda è lunga 35-45 cm, molto folta, con la punta bianca. La pelliccia è formata da lunghi peli il
cui colore ha una grande variabilità individuale, stagionale e geografica: in genere è rossoruggine,
il dorso va dal bruno rossiccio al grigio con i fianchi più chiari e il ventre bianco.

Lunghezza testa-corpo 58-70 cm, coda 32-48cm, altezza 35-45 cm, peso 6-10kg. La volpe è un canide di medie dimensioni con forme slanciate e snelle.

Il colore predominante è il fulvo tendente al rosso che copre quasi interamente il corpo dell’animale, il carattere distintivo per eccellenza invece è la coda, lunga e con pelame folto.
La volpe presenta zampe relativamente corte ed una folta coda. Le dimensioni corporee variano notevolmente a seconda delle razze e degli ambienti Il maschio pesa dai 7-10 kg e la femmina è più leggera. La lunghezza testa-corpo varia dai 50 agli 80 cm, la coda misura dai 30 ai 40 cm. Il colore dominante della parte superiore del corpo è fulvo bruno tendente al rossastro; la base delle orecchie e i lati del corpo sono grigiastri, mentre le parti inferiori sono biancastre; la coda è rossastra con l’estremità bianca.

La specie ha sviluppato diverse varianti: quelle meridionali sono più piccole e hanno un mantello più chiaro, mentre quelle settentrionali sono più grandi, con una pelliccia più folta e un colore più scuro. La volpe argentata, la cui pelliccia nera screziata di bianco è assai pregiata, è semplicemente una variazione della volpe comune.
La volpe grigia è leggermente più piccola della volpe comune e il suo mantello, ruvido e color pepe e sale, è molto meno pregiato. Questa volpe è l’unico canide che si arrampica sugli alberi.

La volpe americana è un animale timido, veloce, di dimensioni pari a circa due terzi di quelle della volpe comune. Un’altra specie di piccola taglia, la volpe pigmea americana, vive nelle regioni aride degli Stati Uniti sudoccidentali e del Messico settentrionale. Altre volpi che abitano ambienti simili sono la volpe di Ruppell, del deserto del Sahara, e il fennec o volpe del deserto; tutti questi canidi hanno una pelliccia folta, color sabbia, adatta a proteggerli dalle temperature estreme. Si ritiene che le lunghe orecchie servano a disperdere il calore.

La volpe artica vive nella regione circumpolare dell’emisfero settentrionale, spingendosi su distese di ghiaccio lontane anche centinaia di chilometri dalla terraferma. Il suo mantello è bianco d’inverno e marrone d’estate. Una piccola percentuale di volpi artiche, soprattutto quelle della Groenlandia, sono grigio-azzurre e cambiano intensità di colore a seconda della stagione. Come le altre specie di volpe, le volpi artiche non vanno in letargo, ma rimangono attive anche d’inverno, nutrendosi di carogne di cetacei, avanzi di prede uccise dagli orsi polari e a volte di giovani foche. Le orecchie delle volpi artiche sono corte, arrotondate e abbondantemente ricoperte di pelliccia, così da limitare la dispersione di calore.

La Volpe è un mammifero di medie dimensioni (peraltro assai variabili attraverso il suo enorme areale di distribuzione). In media un individuo adulto presenta un’altezza al garrese che varia tra i 29 e i 38 cm, e una lunghezza corporea, coda compresa, di 97-119 cm. La figura della Volpe è facilmente identificabile: corporatura agile e snella, coda folta e molto lunga (misura fino a due terzi della lunghezza corporea) e muso affusolato. Il pelo presenta diverse tonalità di colore, che variano sia individualmente sia stagionalmente. Dominante è il colore bruno fulvo tendente al rossastro che occupa le parti superiori del corpo e il capo, mentre le parti inferiori, i fianchi, le spalle e la base delle orecchie sono grigio-biancastre. La coda è bruno-rossiccia con estremità terminale bianca. Si possono inoltre osservare le due fasi cromatiche “Volpe argentata” e “Volpe crucigera”: la prima è stata selezionata in cattività e si incontra solo occasionalmente in natura, la seconda mostra un caratteristico disegno ornamentale costituito da una stria dorsale nera che si allunga dalla testa alla coda, attraversata all’altezza delle spalle da un’altra striscia anch’essa nera (Boitani et al. 2003).

Abitudini

E’ un animale notturno, ma dove vive indisturbata è attiva anche di giorno. Durante il giorno si ripara sotto i cespugli, in piccoli fossi, nelle tane scavate da lei stessa o in tane di tasso e di istrice abbandonate, in città può nascondersi nei giardini o tra il materiale di scarto.
Normalmente forma gruppi familiari composti da un maschio e varie femmine (fino a 6) con i loro piccoli. Tra le femmine esiste un sistema gerarchico che limita la capacità riproduttiva a quelle più potenti nella scala gerarchica.

Quando in un gruppo partorisce più di una femmina l’allattamento avviene in forma comunitaria. Questi gruppi occupano un territorio molto variabile, che va da 20 ai 40 ha nelle zone urbane, 200/600 ha nelle zone coltivate fino a 4000 ha nelle zone montuose.
Normalmente vive in coppia, con i cuccioli, anche se talvolta è possibile osservarne esemplari solitari o in gruppi di 4 o 6 adulti. Il maschio marchia il territorio in modo sistematico e comunica con i propri simili attraverso segnali sonori, visivi, tattili e olfattivi.

Le secrezioni odorose provengono dalle due ghiandole anali, da quella posta alla base della coda, e dalle ghiandole che si trovano tra le dita delle zampe anteriori. Una volpe può riconoscere un altro esemplare dall’odore, oltre a decifrarne il rango gerarchico e il livello sociale. É significativo sottolineare che, in questa specie, la coppia tende a riformarsi ogni anno e che il maschio solitamente partecipa attivamente alla cura e all’allevamento della prole, procurando il cibo e difendendo i cuccioli da possibili predatori.

Di solito si rifugia all’interno di alberi cavi, sotto cespugli o massi, ma generalmente scava lei stessa delle tane od utilizza quelle di altri Mammiferi, ed in particolare quelle del tasso (Meles meles), con il quale la condivide. Quando si scava la tana da sé, lo fa preferibilmente sui pendii delle colline, in modo che le gallerie di cui la provvede risalgano il monte.

Alcuni cacciatori affermano che la volpe è solita uccidere le sue compagne ferite dall’uomo, quasi a voler evitare loro ulteriori sofferenze.

Essendo la maggiore conduttrice della rabbia, in alcune zone le viene data una caccia spietata.
Il carattere estremamente guardingo e i sensi dell’olfatto, dell’udito e della vista, tutti molto acuti, consentono alla volpe comune di vivere nei pressi dei centri abitati, senza, tuttavia, essere avvistata facilmente.

I terreni coltivati con boschi cedui e i campi aperti le forniscono al tempo stesso buoni nascondigli e una grande abbondanza di roditori, soprattutto topi di campagna. Quando le volpi comuni sono state eliminate dalle zone agricole, le popolazioni di roditori sono andate incontro a una crescita eccessiva. Le volpi comuni furono introdotte in Australia per far fronte all’esplosione demografica delle popolazioni di conigli introdotte in precedenza.

E’ un animale prevalentemente notturno, ma dove vive indisturbato è attivo anche di giorno.
Durante la giornata si ripara sotto i cespugli, in piccoli fossi, nelle tane scavate da lei stessa o in tane abbandonate, in particolare di tasso.
Normalmente vive in gruppi familiari. Il maschio marca il territorio e comunica con i propri simili attraverso segnali sonori, visivi, tattili e olfattivi.

Di abitudini notturne dove c’è insediamento umano può essere avvistata anche di giorno dove non ci sia forte disturbo. Buona nuotatrice. Nelle ore diurne riposa nei fitti cespugli, tronchi ecc. è un animale che costruisce la sua tana o all’interno di vecchie tane di Coniglio selvatico e Tasso, oppure la scava lei stessa.
La volpe è un animale territoriale e solitario, anche se talvolta si riunisce in piccoli gruppi sociali. Nonostante sia una specie crepuscolare e notturna, essa può essere attiva di giorno laddove non sia particolarmente disturbata. I sensi dell’olfatto, dell’udito e della vista, tutti molto acuti, consentono alla volpe comune anche di vivere nei pressi dei centri abitati, senza, tuttavia, essere avvistata facilmente. E’ un corridore veloce e agile; la volpe comune può raggiungere una velocità di 48 km/h.

L’estensione di un territorio dipende dalla disponibilità di cibo e dalle caratteristiche dell’ambiente: generalmente più l’ambiente è favorevole minore è la superficie occupata.

Riproduzione

I giovani di solito 4 o 5, nascono nella tarda primavera. Sono attivi e svezzati dopo circa sei settimane, ma stanno con la madre sino all’autunno.
Il periodo degli amori è molto variabile e cambia secondo la latitudine: nella nostra regione ha luogo in inverno, tra dicembre e febbraio. I parti avvengono generalmente tra marzo e aprile. La femmina, dopo una gestazione di 7 settimane, partorisce, in una tana, in media da 3 a 5 piccoli, che vengono allattati per un mese. AI termine di questo periodo essi iniziano a prendere i primi cibi solidi, costituiti da alimenti predigeriti dalla madre e poi rigurgitati. Questa tecnica è molto vantaggiosa poiché permette di nutrire la cucciolata senza portare le carcasse vicino alla tana e nel contempo fa sì che i piccoli non debbano spostarsi alla ricerca di cibo, esponendosi ad eventuali pericoli.

Durante le prime due settimane di vita, la madre non abbandona i cuccioli, si dedica interamente al loro allattamento e viene nutrita dal maschio. La femmina non esita a trasportare in luoghi più sicuri i propri piccoli se, nei pressi della tana, vengono a crearsi fattori di disturbo.I piccoli escono dalla tana per la prima volta intorno alla quarta o quinta settimana e sono molto giocherelloni. A dieci mesi di età, raggiungono la maturità sessuale. In natura, questa specie può raggiungere un’età di 12 anni.
La stagione degli amori è l’inverno. La femmina, dopo essersi accoppiata, cerca un rifugio sicuro che tappezza dei peli strappati dal proprio ventre.
Il parto avviene in primavera dopo una gestazione di circa un paio di mesi; i cuccioli, generalmente quattro o cinque, sono ciechi e coperti di un mantello lanoso di colore variabile dal bruno al grigio con una macchia bianca sul petto ed all’estremità della coda.

Durante il primo mese di vita vengono nutriti esclusivamente con il latte materno, poi cominciano piano piano a ricevere anche dei piccoli bocconi di carne che vengono dapprima pre-digeriti nello stomaco della madre, per poi essere rigurgitati quando ritorna nella tana.
Soltanto dopo che i piccoli hanno già compiuto le prime passeggiate, la madre comincia a portare loro delle prede vive in modo che si abituino giocando al nuovo tipo di cibo.
In coppia le volpi comuni occupano un territorio di estensione compresa fra i 3 e gli 8 km². Questi canidi si accoppiano verso la metà dell’inverno e, dopo una gestazione di 49-56 giorni, la femmina dà alla luce da 2 a 8 cuccioli, in una tana sotterranea. I piccoli nascono con gli occhi chiusi e sono accuditi da entrambi i genitori per circa 5 settimane, all’interno della tana. In autunno i piccoli lasciano il territorio dei genitori o ne vengono comunque allontanati. Si ritiene che le coppie di volpi comuni rimangano insieme per tutta la vita, che dura circa 12 anni.
Il periodo di riproduzione varia da regione a regione e dura da 1 a 6 giorni all’anno. Il maschio
feconda soltanto la femmina dominante che dà alla luce in media 5 cuccioli. Durante le prime
due settimane di vita la madre si dedica interamente al loro allattamento e viene nutrita dal
maschio; i piccoli escono dalla tana per la prima volta intorno alla quarta-quinta settimana.
In natura questa specie può vivere fino a 12 anni.
Il periodo degli accoppiamenti va da gennaio a marzo e la gestazione dura circa 60 gg. I piccoli vengono alla luce in aprile-maggio in numero di 3-9 e l’emancipazione si ha intorno a 3-4 mesi di vita. La durata della vita non supera in media i 10-12 anni. La Volpe caccia solitaria e il suo territorio di caccia varia tra i 300 e i 500 ha, a seconda della densità delle prede. Durante il suddetto periodo degli amori, maschio e femmina si ricercano attraverso segnali olfattivi e sonori (abbaio).

Il periodo riproduttivo cade in inverno successivamente ad un corteggiamento che può durare anche 6 settimane. La femmina, dopo circa 50 giorni di gestazione, partorisce in una tana mediamente 4-5 piccoli. Lo svezzamento avviene dopo circa 8-10 settimane e in autunno i giovani lasciano i genitori alla ricerca di un nuovo territorio (fenomeno della dispersione).
Durante il periodo degli accoppiamenti la specie mostra un uno stretto rapporto tra i sessi, che si interrompe bruscamente per poi ricostituirsi al momento della nascita dei cuccioli. Entrambi i genitori si occupano della prole fino allo svezzamento, ma le eccezioni a questo modello di comportamento sono notevoli. In alcuni casi si possono creare branchi costituiti da un maschio dominante e 5-6 femmine, in cui solo la femmina dominante si riproduce (Macdonald, 1987). La Volpe è matura sessualmente all’età di circa 10 mesi, la gestazione dura 52-53 giorni e si conclude con la nascita di 3-8 piccoli (Prigioni et al. 2001).

ALIMENTAZIONE

Le ricerche compiute sulla dieta dimostrano che la Volpe possiede un ampio spettro alimentare: piccoli mammiferi, uccelli, invertebrati ma anche frutta, bacche e altri alimenti di origine vegetale compongono la dieta di questo Canide (Prigioni et al., 2001).
Lo specchio trofico comprende: Uova, frutta selvatica, piccoli vertebrati, invertebrati,selvaggina,roditori e rifiuti urbani.
L’elevata adattabilità della volpe è evidente nella dieta: può, infatti, nutrirsi di Roditori, lepri, conigli, Uccelli, Anfibi, Rettili, ma anche di alcuni Invertebrati; non sono esclusi bacche e frutti; ovviamente dato l’opportunismo non può mancare una “fonte umana” di cibo, quali rifiuti e animali domestici.
Si nutre di lepri, conigli, roditori, ricci. Mangia anche insetti, uccelli, uova, lombrichi e carogne.
In estate e in autunno integra la sua dieta con frutta e bacche. Svolge un ruolo fondamentale
negli ecosistemi essendo un anello importante della catena alimentare.

E’ un animale solitario e si ciba di piccoli animali di ogni specie, tra cui topi, conigli, lepri, uccelli e piccoli rettili, che ricerca principalmente di notte, tuttavia dove vive indisturbata è attiva anche durante il giorno. Durante le sue battute di caccia non disdegna all’occorrenza cerbiatti e giovani caprioli, uccelli acquatici e se riesce ad entrare nei pollai fa strage dei volatili domestici.

Si nutre di lepri, conigli, roditori, ricci, ma tende ad escludere i toporagni e le talpe. Mangia insetti, uccelli, uova, lombrichi, carogne e rifiuti. In estate e in autunno integra la sua dieta con frutta e bacche. Le sue esigenze alimentari sono di circa 500 gr. di cibo al giorno
Anche se il suo cibo prediletto sono conigli e roditori, la volpe è un cacciatore opportunista e si adatta all’ambiente in cui vive. Anche gli uccelli fanno parte della sua dieta e non disdegna neppure insetti, lombrichi, frutta, bacche, carogne e persino pesci.

Caccia al calare della notte o all’alba e utilizza vari metodi a seconda della preda: può sferrare un attacco a sorpresa contro animali che escono dalla tana o avvicinarsi ad essi quatta quatta fino a essere abbastanza vicina da saltar loro addosso. Scava nel terreno o ficca il muso nelle cavità per catturare lombrichi.